Attendo l'esito


passano i giorni
del vano peregrinare

ombra senza luce
l'esistenza si consuma

pioggia sull'oceano
la conoscenza svanisce

i moti del cosmo
sono fremito di palpebra

odio e amore
mi sono estranei

nel silenzio
la mia dimora

nella sobrietà
l'equilibrio

attendo l'esito
dell'umana vicenda

nell'inadeguata
forma terrena

finchè dura

Agra Terit © all rights reserved



Giazza (Verona)


Quando il cocente sole di luglio imperversa sulla pianura veronese, non resta che tentare di trovare un po di frescura in montagna, nella vicina Lessinia. Tra le mete più gettonate c'è Giazza che, grazie alla sua posizione proprio sulle pendici del gruppo del Carega, è conosciuta per il suo clima fresco d'estate che spesso però, diventa freddo e umido nelle altre stagioni. Non mancano qui gli spunti per gli appassionati di fotografia sia nella parte vecchia del paese, dove la cultura Cimbra si mostra in ogni angolo, che nei sentieri che partono da qui per brevi passeggiate negli ombrosi dintorni, oppure alle quote più alte del Carega. Queste foto sono state scattate lungo il sentiero che parte a valle del paese e segue il torrente che in questo periodo di piogge scarse è abbastanza povero di acqua.





Titoli di coda


Titoli di coda

ho cercato
le parole

nei luoghi
dell’umano convitto
nel suo avvizzito
lessico

ho cercato
le parole

tra i vocaboli triti
dell’ultima notizia
e sui fogli sgualciti
giaciglio dei derelitti

sui motori di ricerca
della finta conoscenza
e sulle pagine
rapite dal vento

ho cercato
le parole
nei sotterranei
dell’animo

oltre i vuoti
della memoria
e negli atri
del cuore

ho cercato
le parole

negli eremi
silenziosi
e nel frastuono
urbano

ricerca inutile

ora calmo
seduto sulla riva
del mare senza nome

esse scorrono
come titoli di coda

Agra Terit © all rights reserved