Il Giardino Botanico di Porto Caleri

Ecco una serie di foto scattate presso il il Giardino Botanico di Porto Caleri. Si tratta di una riserva naturale che si estende a sud di Rosolina Mare (Rovigo) a cui si accede con biglietto d'ingresso. Quest'area presenta tutte le peculiarità della flora e della fauna caratteristiche di questa zona: si passa dal bosco di lecci e olmi, alla fascia formata da pini domestici e marittimi, che non sono autoctoni ma introdotti dall'uomo negli ultimi secoli.



In alcuni punti si incontrano delle zone in cui emerge dell'acqua dolce che forma degli stagni in cui vivono testuggini, rospi e serpenti. Avvicinandosi alla spiaggia gli alberi lasciano lo spazio ai cespugli fioriti, al ginepro, sempre più strisciante, e alle piantine dalle foglie coriacee. Si attraversano delle dune grigie, dove la vegetazione si riduce sempre più,  fino ad arrivare alla spiaggia caratterizzata dalla sabbia compatta e da una grande quantità di legname che il mare strappa dalle pinete per poi rigettarlo sulla costa.


Proseguendo ancora verso sud si arriva ad una spiaggia libera, molto estesa, in prossimità del tratto di mare che separa il parco dall'isola di Albarella.
Molto suggestivo è il percorso nel fitto del bosco e della pineta, grazie ai sentieri e alle passerelle in legno che consentono una visione agevole e delle inquadrature interessanti. Sconsiglio però di scattare foto nel sottobosco negli assolati pomeriggi d’estate, quando il sole entra a sprazzi creando un eccessivo contrasto; è preferibile di gran lunga la luce di un cielo velato dalle nuvole per riuscire a cogliere i dettagli e i colori sia delle ombre che delle luci. Sarà utile anche conoscere i periodi di maggior fioritura delle varie specie, in particolare degli arbusti e della vegetazione erbacea della zona vicino alle dune, per catturare immagini ricche di colori e suggestione in qualsiasi condizione climatica. Comunque al mare, d’estate durante le ore centrali con il sole a picco, è preferibile riposare sotto l’ombrellone e dedicarsi alla fotografia nelle prime ore del mattino, dall’alba in poi, e verso sera fino al tramonto!



Ritorno al Lazzaretto



Sono già stato qui, al Lazzaretto di Verona, alcuni anni fa. Questo luogo era già relativamente conosciuto, ma una visita turistica non era proprio raccomandabile: la vegetazione incolta, cancelli chiusi ma con le reti tagliate; seminascosti, dove la vegetazione era più fitta, alcuni ricoveri di clandestini e un paio di carcasse di veicoli arrugginiti. Esplorando le rovine veniva spontaneo, ogni tanto, guardarsi alle spalle e trasalire per ogni fruscio della vegetazione. Oggi però, grazie al lavoro di alcune associazioni, il sito è diventato più "sicuro", più pulito e quindi più adatto a tranquille gite familiari; consigliata la bicicletta dato che ora le auto devono fermarsi più lontano e con qualche difficoltà per trovare un parcheggio. È consigliabile anche percorrere il tratto di argine alle spalle del Lazzaretto caratterizzato dalla rigogliosa vegetazione spontanea delle rive dell'Adige; sull'altra sponda si scorge la località dei Molini di San Michele con il parco di Villa Buri. È stata più volte auspicata la realizzazione di una passerella ciclopedonale che colleghi le due località, scavalcando il fiume, quest consentirebbe di creare degli interessanti itinerari sia dal punto di vista storico che naturalistico.

(immagini: Pentax *Ist DL - DA 18-55 f/3,5-5,6 AL)